1. The role of the Court of Justice in EMU: a glance at the past. 2. Recent case-law: the beginning of a new season? 3. New international instruments of economic governance: the role of the Court of justice in the ESM Treaty and in the Fiscal Compact. 4. Compatibility with EU law of the Treaties provisions relating to the Court’s jurisdiction. 5. Further developments: towards progressive “jurisdictionalisation” of control over economic policies?
Tag: Consumer Law and Social Issues
Consumer law and the economic crisis – Cristina Poncibò
The economic and financial crisis is leading to a renewed focus on consumer and investor protection and the new regulatory environment is often characterised by attempts to design innovative regulatory techniques and policy-making approaches both in the EU and the US.
The article point outs two of the most relevant lessons that could be learnt from the economic crisis and it starts by posing two questions. The first question is descriptive: does the current regulatory framework in EU Law profile the ‘real’ consumer? The second question is normative and focuses primarily on consumer contracts: does the informational model, consisting in the mandatory provision of pre-contractual information to the consumer, still represent an adequate tool for consumer protection?
The working paper argues that, first, there is still a gap between the Law and the Science of Consumer Behaviour, so that, in the end, the ‘real’ consumer is not effectively protected. Second and also important the information disclosure strategies adopted in the most recent EU provisions (e.g. Consumer Rights Directive and CESL) are dated and probably ineffective.
Doubtless, in the aftermath the economic crisis, the ‘myth’ of informational consumer protection, mostly based on information disclosure, has been seriously challenged: policy-makers are now called to reform their strategies.
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Crisi, indebitamento e modelli di consumo nella Società del rischio – Maria Cristina Martinengo
Quali sono i motivi per i cui gli italiani hanno perduto la loro caratteristica di forti risparmiatori e si sono progressivamente indebitati.
La risposta a questa domanda richiede che non ci si limiti alle relazioni tra reddito, consumo, risparmio e dispendio, ma che si consideri anche il modello di sviluppo della nostra società ed i fattori culturali che influenzano l’agire economico, determinando le credenze, gli atteggiamenti ed i comportamenti degli individui.
Le rilevazioni statistiche mettono in evidenza diverse variabili economiche che, in parte, saranno trattate in questo lavoro e che influenzano l’indebitamento: l’applicazione di tassi di interesse più o meno elevati, la selettività nell’accesso al credito, l’andamento del mercato del lavoro, ecc.
Tuttavia emergono anche altre variabili significative che attengono invece al campo sociale. Basti pensare ad esempio alla fragilità della famiglia, per cui lo scioglimento del legame matrimoniale impoverisce i membri della coppia separata e incide sui comportamenti di risparmio o di dispendio.
Il lavoro tratteggerà alcuni sviluppi del pensiero economico sulle relazioni tra reddito, consumo, risparmio e dispendio. Verranno poi evidenziati alcuni cambiamenti della struttura produttiva che hanno interessato, a partire dal decennio sessanta del secolo scorso, i paesi maggiormente industrializzati e che hanno contribuito a determinare l’affermazione ed il consolidamento del modello di consumo capace di influire ancora oggi sui comportamenti e sulle scelte degli individui.
Si prenderanno poi in considerazione gli effetti della crisi su consumi ed indebitamenti. Infine, sulla base di rilevazioni statistiche e dei dati ricavabili di alcune recenti survey sull’andamento dell’economia italiana, si trarranno alcune conclusioni sull’indebitamento delle famiglie italiane.
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La formazione economico-finanzaria come strumento di sviluppo dei diritti dei consumatori europei e di vantaggio competitivo delle imprese consumer-oriented. Il quadro istituzionale e organizzativo nelle principali esperienze europee – Oreste M. Calliano
La crisi finanziaria ed economica ha evidenziato che i consumatori necessitano di più
adeguate conoscenze in materia di prodotti bancari, finanziari, assicurativi, previdenziali.
Infatti la complessità dei mercati finanziari, dei prodotti e servizi innovativi proposti ai
clienti e delle scelte che i cittadini-consumatori sviluppano a fronte dei rischi connessi si è
sviluppata molto più rapidamente di quanto siano aumentate le conoscenze, capacità e
competenze dei consumatori.
Nei mercati bancari e finanziari i diritti del cliente, consumatore o investitore non
professionale, può essere favorita dal combinarsi di tre differenti strumenti di tutela: una
chiara e comprensibile informazione precontrattuale1, la trasparenza delle condizioni
contrattuali2, un efficace sistema di risoluzione extragiudiziale delle controversie 3 che
presuppongono una adeguata formazione economico-finanziaria.
Occorre quindi fare chiarezza sugli approcci, sui metodi e sulle tecniche di formazione
economico-finanziaria al fine di esaminare il quadro istituzionale ed organizzativo
sviluppatosi nelle esperienze dei paesi europei, leader nell’approccio consumerista
all’economia.
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Il periodo di ripensamento come strumento di creazione di fiducia nel commercio elettronico – Cristina Barettini
1. Nascita e sviluppo del “cooling off period” negli ordinamenti nazionali; 2. Il periodo di ripensamento nell’ordinamento comunitario; 3. Profili giuseconomici: riequilibrio delle inefficienze di mercato; 4. Il periodo di ripensamento nel commercio elettronico: tutela contro l’errore tecnologico; 5. Alcune conclusioni comparatistiche
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The Consumer Rights Directive and the proposal for a regulation on a Common European Sales Law (CESL) : Do they promote consumer confidence? – Cristina Poncibo
The purpose of this IUSE working paper is to explore the impacts the Consumer Rights Directive and the proposal for an optional Common European Sales Law (CESL) have on the evolution of EU Consumer Law. The aim of both the directive and the Common European Sales Law is to boost consumer confidence, which is inevitable for cross-border transactions. The IUSE working paper, first, introduces the new legislative framework and, then, discusses, by relying on the results of behavioural economics about consumer contracts, whether consumer confidence in the internal market would be really enhanced by the adoption of such measures.
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Le piccole e medie imprese (PMI) e il diritto europeo dei consumatori – Barbara Pasa
Sommario: 1 – Premessa. 2 – PMI e tutela del consumatore. 3 – PMI: un insieme
omogeneo o molteplici sottoinsiemi? 4 – Prassi commerciali sleali o ingannevoli, e
normative di tutela. 5- Behavioral law and economics e fiducia del consumatore. 6-
Fiducia e quadro normativo europeo. 7- PMI e commercio on-line. 8- Quali regole per le
PMI nel commercio on-line. 9 – Critiche alle misure normative europee. 10- Spunti
ricostruttivi.
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Consumatori, fiducia e web – Maria Cristina Martinengo
1. Premessa 2. Lo scenario: consumatori, crisi e fiducia 3. Consumatori, luoghi di acquisto e specificità del web 4. Il Digital divide e le conseguenze sull’agire di consumo 5. Conclusioni: alcuni spunti per la creazione e la “manutenzione” della fiducia nel web 6 Bibiliografia